Psicologa Clinica e dello Sviluppo, libera professionista. Psicodiagnosta Giuridico-Peritale. Consulente Tecnico di Parte/ danno psichico ed esistenziale



Via P.P. Parzanese, 11, Ariano Irpino (AV) 83031
» Apri Mappa Google
(nei pressi della Cattedrale) - Solo su appuntamento
Tel. +39 320 15 72 250
Email. luciananevola@yahoo.it
Seguimi su Facebook

Ipocondria: eccessiva preoccupazione per la salute

Caratteristica principale di questo disturbo è la convinzione, da parte del soggetto, di aver sviluppato una grave patologia, basata sull’erronea interpretazione di sintomi fisici senza che un’accurata valutazione medica abbia identificato i motivi per giustificare queste paure.
Le rassicurazioni mediche, quindi, non riescono a tranquillizzare questi soggetti che possono passare, senza sosta, da uno specialista all’altro non trovando mai conferma alle loro supposizioni.

Chi è affetto da questo disturbo, ad esempio, può controllare ripetutamente il proprio corpo per individuare la presenza di noduli al seno, anomalie ai testicoli, verificare se nelle feci vi sia la presenza di sangue o monitorare piccole ferite per paura che possano infettarsi. Possono allarmarsi anche solo guardando programmi in TV, leggendo o sentendo discutere altri di una malattia.

In seguito a queste credenze erronee l’individuo attua una serie di comportamenti che spesso contribuiscono al mantenimento di tale disturbo o che sono addirittura dannosi per la salute. (Es.: un individuo con preoccupazioni eccessive relative al proprio sistema cardiovascolare può assumere “spontaneamente” e senza specifiche indicazioni mediche, aspirine o vitamine in eccesso).

Capita, inoltre, che questi soggetti si imbattano in un numero considerevole di informazioni ricevute da “altri” non specialisti (amici, parenti..) o attraverso ricerche su siti internet, in cui possono trovar conferma della loro presunta patologia. Tutto ciò può rinforzare il desiderio dell’individuo di sottoporsi ad ulteriori valutazioni e contribuire alla formazione di credenze negative circa le competenze mediche, cosicché il mancato riscontro di una causa fisica dei propri sintomi non comporta nessun sollievo.

Dott.ssa Nevola Luciana – Psicologa

 

» TORNA ALLA HOMEPAGE «